David Maria Turoldo

Io NON PREGO perché Dio intervenga. CHIEDO la forza di capire, di accettare, di sperare.
Io PREGO  perché Dio mi dia la forza di sopportare il dolore e di far fronte anche alla morte con la stessa forza di Cristo.
Io NON PREGO PERCHE CAMBI Dio, io prego PER CARICARMI di Dio e possibilmente CAMBIARE io stesso, cioè noi, tutti insieme, le cose. INFATTI se, diversamente, DIO DOVESSE INTERVENIRE, perché dovrebbe intervenire SOLO per me, guarire SOLO me, e non guarire il bambino handicappato, il fratello che magari è in uno stato di sofferenza e di disperazione peggiore del mio? PERCHÉ DIO dovrebbe fare queste preferenze? PERCHÉ DIRE: Dio mi ha voluto bene, il cancro non ha colpito me ma il mio vicino! E ALLORA era un Dio che non voleva bene al mio vicino? E SE DIO intervenisse per tutti e sempre, non sarebbe un por fine al libero gioco delle forze e dell'ordine della creazione? PER QUESTO per me Dio non è mai colpevole. Egli NON può e NON deve intervenire. DIVERSAMENTE, se potendo non intervenisse, sarebbe un Dio che si diverte davanti a troppe sofferenze incredibili e inammissibili. ECCO PERCHÉ, come dicevo prima, il DRAMMA della malattia, della sofferenza e della morte è ANCHE il DRAMMA di DIO.


Parrocchia in dialogo

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